Avete presente la foto Le Baiser De L’Hotel De Ville?
Lo scatto di un amore giovane e istintivo che sembra durare per sempre ma che in realtà fu una breve relazione durata qualche mese. Un amore venduto all’asta nel 2005 per poco più di 200000 euro.
Ecco, io di fronte a questa immagine, che tengo appesa al muro di casa, mi sento esattamente come il tizio dietro con il basco nero; cioè come un passante che non ci sta capendo più un cazzo.
Gli inviti ai matrimoni e ai battesimi della gente con la quale ti ubriacavi e ballavi fino a perdere i sensi, hanno una frequenza più elevata di quella con cui ti fai lo shampoo.
Sembra che tutti tranne te, abbiano quadrato il cerchio.
Tu sei ancora nella fase bimbo incazzato dello spot della Levi’s che tenta di fare entrare il triangolo della sezione del cerchio.
Che l’amore non fosse un sonetto, lo avevi capito dal primo istante di vita, e quando innamorato lo sei stato per davvero, sei stato così furbo da scappare.
Sei volato via con la stessa grazia e indifferenza di Kate Moss nella puntata dei Griffin e somigli sempre di più a BoJack Horseman.
Poco male, ripeti a te stesso. Ti è rimasta una canzone e il bar sotto casa.
E comunque è meglio non pensarci troppo sù.
Anche in questo caso, come sempre, gli alcolici ci danno una mano. Oggi però nessun consiglio, giornate che sono, vale tutto.
Dal Tavernello al Krug. Anche se io, fossi in voi, opterei per il Barbacarlo di Lino Maga.
Un vino che per me è sempre stato sinonimo d’amore.
Perché, ammettiamolo, siamo tutti un pò romantici e drammaticamente bisognosi di quell’amore che in pubblico non si dice, che fingi di non volere mentre ti attacchi disperatamente all’ennesimo gin tonic.
E nella testa c’è ben più di una canzone; hai un’intera playlist da riprodurre mentre nuoti fino al fondo del bicchiere.
Fortunatamente almeno Spotify, ti da la possibilità di ascoltare quello che vuoi con una bella sessione privata mentre continui a bere e a chiederti: “Ma la mia metà esiste? Oppure è finita nella sangria?”