Leggete e bevetene tutti.
Perché una guida irriverente per allegri bevitori e non semplicemente una guida?
Innanzi tutto perché le guide non le so scrivere e non sento di avere l’autorità per farlo.
Poi perché le guide sono spesso troppo tecniche ed il loro uso è fisiologicamente rimesso agli operatori del settore che non sentiranno il bisogno di una mia opinione in merito.
Leggete e bevetene tutti nasce originariamente come un diario delle mie esperienze col vino, sia delle vendite che delle degustazioni.
Poi pian piano, più stavo a contatto con il pubblico più capivo come di un argomento così vasto e importante qual’è il vino, fosse necessario parlane in modo “potabile”.
Così, ho cominciato a rivolgermi ad un interlocutore fittizio, partendo dal presupposto che fosse come minimo astemio.
Da lì ho iniziato a rivedere le mie note, il mio linguaggio ed il mio atteggiamento con gli altri e – inutile a dirsi – le persone iniziavano ad ascoltarmi.
Ho provato a parlare di vino usando un linguaggio ironico, a volte colorito, ammettendo le mie mancanze e i miei trascorsi, partendo dai miei studi certo, ma usandoli come grimaldello per invogliare i lettori alla conoscenza di un mondo sfaccettato, eterogeneo e bellissimo.
La conoscenza del vino, passa anche dagli aspetti tecnici che in questo libro vengono sfiorati quel tanto che basta per liberarci dal timore di “non saperne proprio parlare”.
Sono un sommelier? Si, certo. Sono un allegro bevitore? Si, sopratutto.
Ma chi sono gli allegri bevitori?
Allegro bevitore è chi – al di là della composizione del vino – sappia apprezzare semplicemente il momento in cui lo scopre e lo assapora.
Allegro bevitore è chiunque sia in grado di amare il vino e comprenderne l’anima viva e cangiante, ridente e appassionata.